Torniamo a parlare di antiquariato e questa volta lo faccio illustrandoti uno degli ultimi lavori che ho eseguito: ecco come restaurare un cassettone a ribalta.

In questo periodo infatti mi sono occupata del restauro di una bellissimo scrittoio a ribalta del primo 900’ in radica di noce e con filetto in acero e palissandro su frontale e cassetti.

Ti mostrerò passo passo tutto il procedimento del restauro di questo mobile.

Restaurare un cassettone a ribalta

ECCO TUTTO IL PROCEDIMENTO PER RESTAURARE UN CASSETTONE A RIBALTA

In questa foto vediamo che il mobile risulta con vernice a gommalacca totalmente bruciata. Di fatti l’arredo era stato avvolto in teli di nylon e coperte e abbandonato in soffitta… Tra sbalzi termici e una copertura che non ha permesso al legno di respirare, la vernice si è sciolta e si è incollata ai teli rovinando la rifinitura. 

RESTAURARE UN CASSETTONE: PRIMA DI INIZIARE!

Prima di procedere con il lavoro sul legno vero e proprio ho staccato tutte le maniglie e bocchette in bronzo molto delicatamente: con l’ausilio di un cacciavite e un martello si sollevano i bronzi senza rovinare l’impiallacciatura sottostante. Una volta tolti si devono etichettare, o segnare, per far si che dopo si riposizionano com’erano. Questo perchè essendo fatti a mano sono simili ma comunque diversi e quindi le grandezze variano di millimetri ed evitiamo così di perdere tempo per trovare poi il pezzo corretto.

COME PULIRE I BRONZI

Per pulire i bronzi e togliere tutta l’ossidazione, li metto in una pentola facendo in modo che l’acqua li ricopra completamente. Si porta quindi l’acqua in ebollizione, si sposta la pentola in una zona ventilata, o all’aperto, e si aggiunge dell’ammoniaca quanto basta lasciando che il procedimento faccia effetto per circa  40 minuti.

Con l’acqua calda l’odore dell’ammoniaca è amplificato: meglio stare lontani. Passati i 40 minuti circa i pezzi vanno strofinati con una paglietta sottile d’acciaio insistendo fino a togliere tutta la patina. Poi vanno lavati con del sapone di Marsiglia e si asciugano bene. Come finitura si può passare un pochino di olio di vasellina.      

RESTAURARE UN CASSETTONE: LA FASE DELLA SVERNICIATURA

Questo mobile richiedeva una sverniciatura per togliere ogni residuo della vecchia vernice. Con pennello e guanti antiacido, nonchè molta cautela, si cosparge la superficie di sverniciatore un pezzo per volta. Si lavora un pò con il pennello passandolo in modo circolare e si lascia in posa qualche minuto. Poi si rimuove il tutto con l’aiuto di una spatola ed infine con una paglietta d’acciaio e una soluzione di acqua e ammonica. Può anche andar bene l’alcool a 99 gradi.

RESTAURARE UN CASSETTONE: LO STEP INTERMEDIO

In alcuni punti ho anche trovato l’impiallacciatura staccata e questo fenomeno è dovuto all’umidità o all’eccessivo calore che ha portato la parte più superficiale del mobile a scollarsi dalla struttura.

Per farla riaderire basta far scaldare velocemente la parte con il ferro da stiro in modo che la colla sottostante (essendo una colla animale ormai cristallizzata) si sciolga nuovamente e il pezzo si rincolli. Nel caso ciò non succedesse si aggiunge della colla sempre di origine animale con un spatolina sollevando l’impiallacciatura e si preme la zona interessata con del nastro adesivo, o morsetta, o si mette un pese per fare aderire bene a seconda dei casi.

Restaurare un cassettone a ribalta

Una volta sverniciata, la fibra del legno si alza e si procede quindi carteggiando con carta media che permette anche di togliere altri residui rimasti e con movimenti circolatori  si rende il piano ben liscio e piatto. Per una buona carteggiatura consiglio di piegare la cartavetro in tre parti uguali, cosi non scappa e si consuma in modo uniforme.

In alcune piccole zone dove mancava il legno ho stuccato dopo la prima verniciatura in modo da non lasciare aloni e mimetizzato ritoccando quanto più possibile con l’anilina. In altri casi si possono fare anche degli innesti in legno, che consistono nel tagliare e incollare un’impiallacciatura con la stessa venatura del legno del mobile sulla struttura. 

Ho deciso di non procedere con gli innesti perchè non lo ritenevo necessario, così come non ho eseguito la seppiatura, cioè ho deciso di non levigare con carta seppia sottile bagnata di acquaragia per levigare lo stucco e tutto il mobile. Ho preferito levigare a secco.  

RESTAURARE UN CASSETTONE: LA VERNICIATURA

Restaurare un cassettone a ribalta

Qui eseguo la classica verniciatura a tampone che si compone di una pezza in lana imbevuta nella vernice e poi avvolta in un panno di lino. Il tampone si passa in modo circolare senza ripassare mai nello stesso punto altrimenti si porta via la vernice che si scioglie e a quel punto dovremmo ricominciare carteggiando nuovamente. 

La vernice va stesa sia con movimenti circolatori, che in lunghezza e larghezza, in modo veloce e senza fermarsi va “tirata”. Per questo procedimento ci viene in aiuto l’olio di vasellina (basta qualche goccia sulla superficie del mobile) che permette di far scorrere meglio il tampone. Per asciugare l’olio si usa lo stesso alcool che abbiamo usato in precedenza per sciogliere la gommalacca.

Tutto questo procedimento dura delle 3 alle 4 ore e va organizzato in più giorni. Tra una mano e l’altra si da una leggera carteggiatura con carta super fina, poi ci si ferma in modo che la gommalacca scenda per chiudere il poro del legno.

Restaurare un cassettone a ribalta

L’interno risultava perfetto quindi mi sono limitata a dare una mano leggera di gommalacca ai cassettini. Ho rimesso i bronzi con molta cautela per non rovinare la radica e questo è il risultato finale. Grande soddisfazione ed emozione sia per me che per la cliente che aveva un forte legame affettivo con il mobile affidatomi.

restaurare un cassettone a ribalta

SU COME RESTAURARE UN CASSETTONE, MA NON SOLO!

Se vuoi saperne di più riguardo alle tecniche di restauro, e imparare anche qualcosa sull’antiquariato, qui di seguito ti propongo alcune letture che potrebbero interessarti:

Restauro ligneo

Restaurare un mobile vecchio

Macchie di alcool su legno, acqua, caffè… 

Non dimenticare di commentare, magari scrivendomi se hai imparato un po’ di più su come restaurare un cassettone. Ti piace il risultato ottenuto su questo mobile a seguito del restauro? Hai anche tu dei pezzi di antiquariato in casa che faresti volentieri restaurare? Non vedo l’ora di leggere il tuo commento.

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Veronica

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